La Scuola d’Arti e Mestieri è fondata nel 1909 (la prima pietra è posta il 10 ottobre 1909) su iniziativa di Virgilio Alterocca d’accordo con il Municipio e sostenuta finanziariamente dalle industrie locali e dalla Cassa di Risparmio di Terni.
Nel 1917 la Regia Scuola d’Arti e Mestieri si trasforma in Regia Scuola Industriale, il progetto del nuovo corpo della scuola (quale oggi si vede entrando dall’ingresso principale) è dell’architetto Cesare Bazzani, nell’anno 1916. Nel 1925 la scuola si organizza in due corsi quadriennali per meccanici ed elettricisti, su di un corso triennale più uno di perfezionamento per ebanisti.
Nel 1928 il Direttore, Ing. Almo Pianetti, imprime alla scuola un deciso impulso, rinnovando gli impianti e le attrezzature.
Nel 1959 la scuola si trasforma in Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato; il cosiddetto Avviamento Professionale è annesso al nuovo Istituto, che, inizialmente, si articola in tre scuole professionali, ciascuna con più sezioni per aggiustatore meccanico e operatore alle macchine utensili, per elettricista installatore, per falegname e modellista di fonderia.
Negli anni ottanta, l’Istituto vive una lunga e travagliata trasformazione architettonica: all’antico corpo storico, viene aggiunta un’ampia parte più moderna e razionale che, elimina il grave disagio delle sezioni staccate.
Dal 1999 è centro territoriale per l’educazione permanente degli adulti, dall’anno scolastico 2014-2015 divenuto l’attuale Centro Provinciale per l’Istruzione degli adulti (C.P.I.A.).
Alcune date da ricordare
19 ottobre 1995: Intitolazione dell’I.P.S.I.A. al Presidente della Repubblica Sandro Pertini con la presenza di Giorgio Napolitano
15 Aprile 1997: Intitolazione della Sala riunioni del Collegio dei Docenti al giovane studioso ternano Sergio Secci, vittima della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
1 gennaio 1998: Passaggio di competenze dal Comune alla Provincia.
8 maggio 2003: Intitolazione della Sala riunioni del Consiglio d’Istituto a Torquato Secci (Primo Presidente dell’Associazione Famigliari delle vittime della Strage di Bologna 2 agosto1980).
CESARE BAZZANI (1873-1939)
Gran parte della produzione dell’architetto Cesare Bazzani è rivolta al tema degli edifici delle Istituzioni; ha infatti realizzato in varie città italiane una lunga serie di palazzi del governo, palazzi delle poste, sedi di amministrazioni locali, banche e scuole. Si tratta per lo più di edifici di volumetria medio-alta, caratterizzati da uno stile e da un’ornamentazione che tendono al grandioso ed al magniloquente. Complessivamente l’iter progettuale di Bazzani a Terni copre l’intero arco della sua attività professionale, dal primo incarico di un certo rilievo della sua carriera, la palazzina Alterocca del 1901, all’ultima opera, il progetto per un albergo alla stazione del 1939, redatto poco prima della morte. Lungo l’elenco delle opere e delle progettazioni di Cesare Bazzani a Terni e in Provincia: ville, palazzi privati (Pontecorvi, Alterocca) e pubblici (Poste, Governo I.N.P.S. a Corso Tacito), centrali idroelettriche (ad es. Galleto), piani regolatori, studi urbanistici. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha acquistato dagli eredi l’archivio dei disegni dell’architetto Cesare Bazzani e tale fondo è stato depositato dalla famiglia nell’archivio di stato di Terni nel 1987; si tratta di una documentazione che comprende quasi tutta l’attività del Bazzani dal 1884 al 1938 (anno che precede la sua morte).
Le notizie storiche sono state reperite presso l’Archivio di stato di Terni.
VIRGILIO ALTEROCCA (1853 – 1910)
Fu un democratico convinto, che nella sua breve ma intensa vita sfruttò ogni singola opportunità che gli si presentò per promuovere lo sviluppo di Terni: il prof. Consapevole che lo sviluppo della città dipendente dalla scuola, anzi da un tipo di scuola particolare, strutturata integrata dall’economia della grande industria, favorì la nascita della SCUOLA DI ARTI E MESTIERI. Il 10 Ottobre 1909 veniva posta la prima pietra della Regia Scuola di Arti e Mestieri, l’opera che piu impegnò gli ultimi anni dell’Alterocca ed a cui indirizzò l’ultimo pensiero: “Non fiori né pompe funebri intorno al mio feretro; chi vuol far cosa grata alla mia memoria dia il suo contributo alla scuola“. La proposta di fondare a Terni una scuola professionale era stata avanzata fin dal 1904 all’interno dell’Associazione “Alleanza Scolastica” composta dal cav. Corradi, l’avv. Pontecorvi, l’avv. Salvatori, l’ing. Spadoni e di cui Alterocca era Presidente e Luigi Lanzi Segretario. Sebbene la lunga tradizione letteraria italiana avesse impedito una larga diffusione delle scuole superiori ad indirizzo tecnico e scientifico, come invece era accaduto in Inghilterra e Germania, fin dal 1860 il Commissario governativo dell’Umbria Marchese G.N. Pepoli aveva decretato, in vista di un rapido sviluppo industriale della citta, la creazione a Temi di un Istituto Tecnico che presto divenne la “vera gloria” della città. Detto Istituto, intitolato a Cornelio Tacito, a cui era annesso anche un convitto, in seguito alla nascita delle grandi industrie ternane, fu dotato nel 1883 di una sezione “industriale meccanico metallurgica”, primo esempio in Italia. Se la nuova sezione industriale dell’Istituto Tecnico, allora frequentato da una piccola élite di giovani benestanti, contribuiva alla creazione dei futuri dirigenti delle imprese locali, la richiesta di personale specializzato da impiegare direttamente alle macchine, imponeva la costituzione di un tipo di scuola che preparasse soprattutto al lavoro manuale in fabbrica. È esattamente per questo scopo che la suddetta Associazione, presso cui tanto si adoperò l’Alterocca, ne sviluppò il progetto cercando sostegno oltre che nelle istituzioni e nelle industrie ternane anche tra gli stessi operai, fino a farlo diventare realtà nel 1909. “La nuova scuola deve avere per iscopo precipuo ed essenziale di rialzare il livello della cultura media nelle maestranze operaie, siano esse agricole o industriali; deve formare dei buoni e abili operai e niente più…. La Scuola di Arti e Mestieri avrà quindi uno scopo un pò diverso da quello che ordinariamente hanno le scuole professionali. Queste tendono a fare dei capi; la nostra, si noti bene, deve fare i gregari, le masse”. L’idea di formare giovani per il lavoro nelle industrie locali raccolse il favore delle stesse Acciaierie, allora SAFFAT (Societa Alti Forni Fonderie e Acciaierie di Terni) che, con il concorso del Comune e della Camera di Commercio, finanziarono l’iniziativa. L’Alterocca giunse a vedere l’inizio dei corsi, che cominciarono regolarmente il 15 dicembre del 1909 nel primo padiglione costruito nell’area di 6000 mq. ceduta dalla SAFFAT in viale Brin. Morendo nell’agosto del 1910, non poté invece assistere al riconoscimento regio, che giunse nel settembre di quell’anno. Riscuotendo grande successo ed ampliandosi man mano sotto la presidenza dell’ Ing. A. Spadoni, con l’aggiunta di nuove officine e reparti, la scuola di Arti e Mestieri, denominata poi Regia Scuola Industriale, trovò infine la sede definitiva nell’edificio di viale Brin, inaugurato nel 1926, che oggi ospita l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato.